Augias e i meravigliosi guerrieri

Augias libro@corradoaugias

Il loro capo li chiama “meravigliosi guerrieri”, in realtà li usa nel tentativo di far uscire il suo movimento dall’angolo in cui una riforma in senso bipolare lo ridurrebbe. Dopo l’ubriacatura del 25% arriverebbe la soglia fisiologica che un movimento del genere può raggiungere, la frangia marginale di scontenti che c’è sempre in ogni società. Ai grillini si è gridato che sono “fascisti”, invettiva solo in parte giustificata a mio parere. Ho l’idea che parecchi di loro non sappiano nemmeno bene che cosa sia stato il fascismo come dimostrò mesi fa la loro capogruppo Roberta Lombardi. Ne mimano i comportamenti ma con innocenza.

Ho riportato alcune righe dell’intervento di Corrado Augias per consentire a chi dovesse imbattersi in questo intervento di comprendere di cosa scrivo (i più attenti potranno trovare a questo link l’intero intervento di Augias)

Leggendo l’intervento di Augias si resta sorpresi del fatto che basti così poco a scatenare un diluvio di intemperanze, ingiurie, minacce…
Questo dovrebbe darci la misura di quanto corta è la miccia.

Non sarei, caro Augias, così certo che esista una “soglia fisiologica” per “un movimento del genere” o, per meglio dire, non sarei così certo che esista una soglia fisiologicamente contenuta in ogni contesto storico. Continua a leggere

Metodo Democratico

parlamentoL’art. 49 della Costituzione recita “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”.

La XII norma transitoria della Costituzione vieta “la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”. Con la legge Scelba n. 645 del 1952 è stata data attuazione alla citata norma transitoria. La legge Mancino n. 122 del 1993 punisce gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista e l’incitazione alla violenza e alla discriminazione razziale.

Cosa si debba intendere per “metodo democratico” resta ancora oggi, da un punto di vista giuridico, misterioso. Nonostante un fitto e intenso dibattito, sviluppatosi dall’Assemblea Costituente sino alla prima Commissione Bicamerale per le riforme istituzionali (1985, la cosiddetta commissione Bozzi), non è stata superata la generica formulazione dell’art. 49. Genericità non di poco conto giacché l’espressione “metodo democratico” può intendersi riferita ai rapporti tra i partiti, più che alla vita interna ai partiti. Anche l’acceso dibattito in occasione della introduzione del finanziamento pubblico dei partiti (1974) è stata una occasione persa. Paradossalmente il tema scompare dal dibattito politico da Tangentopoli in poi.

Interessi convergenti tra i partiti hanno sempre bloccato l’attuazione di un principio fondamentale per il funzionamento della democrazia.

Come era evidente già nel 1946 (assemblea costituente, Calamandrei e progetto Mortati) non può esserci democrazia se i soggetti politici che detengono il monopolio istituzionale della politica non sono organizzati in modo democratico e trasparente nei processi decisionali interni e nei rapporti con l’esterno (bilanci, gestione economica e finanziaria, finanziamenti e finanziatori…).

Il rischio è la degenerazione del sistema verso “l’autoritarismo partitico che Giuseppe Maranini definì “partitocrazia”. Continua a leggere

E infine giunse Provvidenza…

rospo4Come in un western all’italiana quando ormai il nostro eroe sta per soccombere… arriva Provvidenza… Ma nella terra del Manzoni provvidenza significa molto: un mondo di attese, una filosofia di vita…

Riepiloghiamo.

Il PD conduce una pessima campagna elettorale: prende sberle da tutti e in particolare da Monti ma, nonostante ciò, il PD decide di tenere aperta la porta a una eventuale privilegiata collaborazione con la formazione politica guidata dal tecnico dei tecnici. Continua a leggere

M5S, programma e aria fritta

programma_M5SIl programma del M5S in 20 punti: una rispettabile lista di propositi. La nostra storia repubblicana è piena di liste rispettabili. Per evitare che diventi aria fritta, vogliamo iniziare a entrare nei dettagli? In tanti casi sono i dettagli che fanno la differenza e quindi non sono trascurabili.

Il programma completo lo trovate su www.beppegrillo.it/movimento/programma.

Purtroppo anche in questo caso troverete elenchi di punti senza dettagli né su come pensano di realizzare i progetti né su come pensano di reperire le risorse.

Ecco i 20 punti del programma del M5S con succinti commenti punto per punto

- Reddito di cittadinanza

OK, per chi, per quanto tempo, misura del reddito e reperimento delle risorse. Se ipotizziamo anche solo 500 euro al mese per appena 1milione di cittadini senza lavoro significa 6miliardi di euro all’anno. Non pochi.

- Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa

OK quali?

- Legge anticorruzione

OK, specificare. La corruzione è un reato complesso da accertare. Bisogna analizzare i dettagli della proposta per poterla valutare. Il caso De Gregorio è emblematico di quanto sia complesso provare il reato di corruzione. Dove sono i dettagli della vostra proposta? Continua a leggere

Grillo, attento!

Caro Grillo, comprendo benissimo la ferma indisponibilità tua e di buona parte del M5S a non concedere la fiducia a un “governo dei partiti” anche nell’ipotesi che si tratti di un governo a termine per fare poche e ben definite cose. Comprendo bene che è lecito sfruttare gli errori altrui per rafforzarsi e vincere alla grande. E non ci sono dubbi che se si va alle elezioni nel giro di pochi mesi la partita è tra te e Berlusconi; il PD sarebbe fuori dai giochi e gli altri sono già fuori. Questo il PD lo sa bene.

Qui però non è un incontro di calcio dove da un errore della squadra avversaria può scaturire un bel contropiede che in pochi secondi porta a un vittorioso e determinante goal. Qui il rischio è che l’errore altrui duri cinque anni e solo tra cinque anni il M5S avrà l’opportunità di raccogliere la maggioranza assoluta. Perché il punto, caro Grillo, è che non c’è un piano B ma c’è un potente e unico PIANO che prevede un accordo di ferro tra PD e PDL per il tramite della Lega. Continua a leggere

L’uovo di Colombo

Caro Bersani,

è la seconda volta che ti scrivo. Spero di essere più fortunato o meglio che tu voglia cogliere questa volta la fortuna di ricevere i miei gratuiti consigli. La volta scorsa non mi hai ascoltato e adesso ti ritrovi a recuperare il tempo che non hai dedicato a dialogare con il M5S.

Adesso apri le orecchie e ascolta bene.

Tu e il PD volete il bene del Paese. Diamolo per assodato. Dobbiamo ritenere che anche il M5S voglia il bene del Paese. Affermare che sono interessati al potere sarebbe un’affermazione cretina che si ritorcerebbe contro chi la pronuncia (devo elencare tutte le cose che non avete fatto quando siete stati al governo? devo spiegare come avete supportato e nutrito il berlusconismo?).

Va inoltre considerato che il M5S non è disposto a dare la fiducia al PD o a un “governo dei Partiti”; a mio avviso sbagliano poiché la fiducia va data al programma di governo e non al PD o ai Partiti, ma le cose stanno così e non c’è tempo per insegnare le regole costituzionali, dopo che politici e media hanno per decenni ininterrottamente proiettato un film fantasy che ha dato a bere all’Italia la favola che con il voto l’elettore sceglie il governo.

Date tutte queste premesse c’è una soluzione semplice semplice: un uovo di Colombo. Il PD dichiari a Napolitano che è disposto a votare la fiducia a un governo affidato al M5S sulla base di un programma definito nei contenuti, nei tempi e nei modi di attuazione.

Se questa semplice e rivoluzionaria soluzione fa breccia nella tua mente, si può passare a definire il programma; operazione semplice e veloce. Ovviamente è necessario che il PD ti segua su questa strada.

Pensaci bene. Il PD guadagnerebbe in credibilità e fiducia. In un colpo solo si potrebbe fare pulizia di tutto l’apparato che asfissia il partito. Il PD potrebbe finalmente iniziare a costruire un progetto politico di governo e di rinnovamento del Paese; potrebbe dotarsi di una identità culturale attualmente molto grigia, confusa e appannata… Insomma ci sarebbe solo da guadagnare e nulla da perdere: per il PD e per l’Italia.

Troverai il coraggio per fare quel che occorre fare? Se lo troverai, il Paese sarà con te. Nel Partito aumenteranno i nemici, ma questi potranno presto consolarsi con una ricca e immeritata pensione.

Indice di Gradimento: il PD è attualmente sotto il livello di guardia. Ancora una mossa sbagliata e a contendersi il Paese saranno Grillo e Berlusconi perché il PD sarà fuori dai giochi!

 

 

L’un contro l’altro armato

Dal 1994 viviamo l’illusione di essere in un sistema maggioritario in cui dalle urne esce una maggioranza che governa. Si tratta appunto di una illusione che non si è mai trasformata in realtà. A partire dal pessimo mattarellum, che ripristinava i rapporti di forza tra partiti all’interno delle coalizioni e accentuava la litigiosità interna, per arrivare al nobel della cretineria, il porcellum, il nostro sistema elettorale fa schifo e fa a pugni con le norme costituzionali. Continua a leggere

parole parole parole…

Governo dei partiti, governo del presidente, governo tecnico… e avanti con aria fritta e formule semplicistiche che aiutano a disorientare e confondere. Vi mandiamo subito o aspettiamo un po’?

Un governo in Italia esiste sempre e in ogni caso solo perché ottiene la fiducia motivata votata con appello nominale dalla maggioranza dei parlamentari.

Sono quindi i parlamentari che danno vita a un esecutivo ed esiste un solo tipo di governo: quello parlamentare previsto dalla Costituzione.

Nessun parlamentare può affermare “non sta a noi individuare il governoperché spetta proprio a ogni parlamentare concorrere a individuare il governo: questo è il primo compito che la Costituzione assegna ai parlamentari dopo essersi dotati della struttura organizzativa con l’elezione de i presidenti delle Camere e degli uffici di presidenza.

Cari Stellati non nascondetevi dietro vuote formule tipiche dei peggiori politicazzi.

Governo dei partiti

I governi sono sostenuti dai parlamentari che sono organizzati in gruppi.

I gruppi possono coincidere con i Partiti che si sono presentati alle elezioni o possono autonomamente e differentemente costituirsi. La geografia parlamentare non è speculare al voto: sono sempre esistiti gruppi parlamentari che non sono mai stati votati.

Il Governo è quindi sempre sostenuto da parlamentari singoli e\o organizzati in gruppi che a loro volta possono essere espressione di un Partito o Movimento o di Club che ha deciso di presentare propri candidati per l’elezione del Parlamento. Un Governo è sempre, nella buona e nella cattiva sorte, nelle mani dei parlamentari. E questo sin dai tempi lontani in cui i governi cadevano per “i franchi tiratori”.

Difficile poi conciliare l’ostilità verso il “governo dei partiti” ed esprimere diffidenza verso l’autonomia del parlamentare (art. 67 Cost.). Se non ci fosse l’autonomia del parlamentare avremmo l’egemonia del gruppo parlamentare e tramite questo del Partito. Qualcosa non quadra.

Le stelle sono tante

Le stelle sono tante ma se ciascuno se ne incolla una sul petto, tanto più se è gialla, avremo dato vita a un nuovo ghetto. E’ questo che gli eletti del M5Stelle vogliono fare? Costituire un ghetto di eletti che non tolgono agli altri le castagne dal fuoco? Che sono andati a fare allora in Parlamento.

Sul fuoco non ci sono le castagne degli altri ma le nostre vite, il nostro futuro, la nostra Italia.

Il cambiamento passa attraverso il rispetto delle regole e della legalità. Non abbiamo bisogno di ulteriori forzature. Continua a leggere