Il suicidio del Parlamento, ovvero quando la storia non insegna proprio nulla

Senza fare analogie spicce, credo si debba guardare alla storia con maggior rispetto e consapevolezza per evitare di ripetere gli stessi errori. Gli errori del passato possono ripetersi e avranno di volta in volta effetti diversi perché il contesto cambia, ma un errore resta tale anche se la maestra non lo vede e non lo segna con la matita rossa: semplicemente non ha effetti. Gli errori si ripetono, gli effetti cambiano.

La storia non è fatta dai mediocri, per consolazione definiti  grandi, che di volta in volta interpretano i mal di pancia dei tanti, ma dai tanti che non sanno gestire il proprio mal di pancia. Così, non sono Mussolini, Hitler, Stalini demoni responsabili della più grande tragedia del XX secolo e forse della storia della umanità, ma i loro contemporanei che lasciarono che si aprissero le porte della sconfinata distruttività.

La cecità dei contemporanei.

Nella bibliografia del Parlamento trovo una pregevole opera di Alessandro Visani, “La conquista della maggioranza. Mussolini, il Pnf e le elezioni del 1924”. La Camera dei Deputati mette a disposizione dei deputati tante perle, ma i poveretti non hanno tempo da dedicare alle letture. Consiglio a Boschi e Renzi e poi a tutti gli altri di leggere questo libro di Visani. Forse comprenderebbero la portata di quanto stanno facendo nel loro arrogante cretinismo politico e delirio di onnipotenza.

Giovanni Sartori nel 2008, in altro contesto, scrisse queste note che prendo in prestito per il caso dei giorni nostri.

Il maggiore costituzionalista inglese dell’Ottocento, Walter Bagehot, spiegava che il sistema di governo del suo Paese si fondava sulla «stupidità deferente» degli inglesi. Forzando quel testo mi azzarderei a dire che una deferential stupidity è, può essere, una forma di intelligenza pratica. Se sai di non sapere, se sai di non capire, è intelligente essere deferenti. Invece assistiamo sempre più a un crescendo di «ignoranza armata», e così di un’arroganza dell’ignoranza, che rappresenta un perfetto e devastante cretinismo pratico. Sì, a mio avviso una persona intelligente senza buonsenso si trasforma facilmente in un cretino, s’intende, un cretino pratico. Sì, il buonsenso può correggere la stupidità e aiuta a «scretinizzare» i cretini. Sì, la scomparsa del buonsenso prefigura un mondo sempre più popolato da stupidi la cui caratteristica, scriveva giocosamente Carlo Cipolla, è di non fare soltanto il male proprio ma anche il male altrui.”

Il nostro destino è sempre più nelle mani di cretini istruiti; il governo e il parlamento ne sono pieni.

Torniamo al testo di Visani. Lo studioso fa propria la tesi di Giovanni Sabbatucci (altra presenza nella biblioteca parlamentare;  consiglio “Il suicidio della classe dirigente liberale. La legge Acerbo 1923-1924” e “Le riforme elettorali in Italia. 1848 – 1994”) e afferma “l’approvazione della legge Acerbo fu  un classico caso di suicidio di un’assemblea rappresentativa, accanto a quelli del Reichstag che vota i pieni poteri a Hitler nel marzo del 1933 o a quello dell’Assemblea Nazionale francese che consegna il paese a Petain nel luglio del 1940. La riforma fornì all’esecutivo lo strumento principe – la maggioranza parlamentare – che gli avrebbe consentito di introdurre, senza violare la legalità formale, le innovazioni più traumatiche e più lesive della legalità statuaria sostanziale, compresa quella che consisteva nello svuotare di senso le procedure elettorali, trasformandole in rituali confirmatori da cui era esclusa ogni possibilità di scelta”. Continua a leggere

M5S, programma e aria fritta

programma_M5SIl programma del M5S in 20 punti: una rispettabile lista di propositi. La nostra storia repubblicana è piena di liste rispettabili. Per evitare che diventi aria fritta, vogliamo iniziare a entrare nei dettagli? In tanti casi sono i dettagli che fanno la differenza e quindi non sono trascurabili.

Il programma completo lo trovate su www.beppegrillo.it/movimento/programma.

Purtroppo anche in questo caso troverete elenchi di punti senza dettagli né su come pensano di realizzare i progetti né su come pensano di reperire le risorse.

Ecco i 20 punti del programma del M5S con succinti commenti punto per punto

Reddito di cittadinanza

OK, per chi, per quanto tempo, misura del reddito e reperimento delle risorse. Se ipotizziamo anche solo 500 euro al mese per appena 1milione di cittadini senza lavoro significa 6miliardi di euro all’anno. Non pochi.

Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa

OK quali?

Legge anticorruzione

OK, specificare. La corruzione è un reato complesso da accertare. Bisogna analizzare i dettagli della proposta per poterla valutare. Il caso De Gregorio è emblematico di quanto sia complesso provare il reato di corruzione. Dove sono i dettagli della vostra proposta? Continua a leggere

L’un contro l’altro armato

Dal 1994 viviamo l’illusione di essere in un sistema maggioritario in cui dalle urne esce una maggioranza che governa. Si tratta appunto di una illusione che non si è mai trasformata in realtà. A partire dal pessimo mattarellum, che ripristinava i rapporti di forza tra partiti all’interno delle coalizioni e accentuava la litigiosità interna, per arrivare al nobel della cretineria, il porcellum, il nostro sistema elettorale fa schifo e fa a pugni con le norme costituzionali. Continua a leggere

parole parole parole…

Governo dei partiti, governo del presidente, governo tecnico… e avanti con aria fritta e formule semplicistiche che aiutano a disorientare e confondere. Vi mandiamo subito o aspettiamo un po’?

Un governo in Italia esiste sempre e in ogni caso solo perché ottiene la fiducia motivata  votata con appello nominale dalla maggioranza dei parlamentari.

Sono quindi i parlamentari che danno vita a un esecutivo ed esiste un solo tipo di governo: quello parlamentare previsto dalla Costituzione.

Nessun parlamentare può affermare “non sta a noi individuare il governoperché  spetta proprio a ogni parlamentare concorrere a individuare il governo: questo è il primo compito che la Costituzione assegna ai parlamentari dopo essersi dotati della struttura organizzativa con l’elezione de i presidenti delle Camere e degli uffici di presidenza.

Cari Stellati non nascondetevi dietro vuote formule tipiche dei peggiori politicazzi.

Governo dei partiti

I governi sono sostenuti dai parlamentari che sono organizzati in gruppi.

I gruppi possono coincidere con i Partiti che si sono presentati alle elezioni o possono autonomamente e differentemente costituirsi. La geografia parlamentare non è speculare al voto: sono sempre esistiti gruppi parlamentari che non sono mai stati votati.

Il Governo è quindi sempre sostenuto da parlamentari singoli e\o organizzati in gruppi che a loro volta possono essere espressione di un Partito o Movimento o di Club che ha deciso di presentare propri candidati per l’elezione del Parlamento. Un Governo è sempre, nella buona e nella cattiva sorte, nelle mani dei parlamentari. E questo sin dai tempi lontani in cui i governi cadevano per “i franchi tiratori”.

Difficile poi conciliare l’ostilità verso il “governo dei partiti” ed esprimere diffidenza verso l’autonomia del parlamentare (art. 67 Cost.). Se non ci fosse l’autonomia del parlamentare avremmo l’egemonia del gruppo parlamentare e tramite questo del Partito. Qualcosa non quadra.

Le stelle sono tante

Le stelle sono tante ma se ciascuno se ne incolla una sul petto, tanto più se è gialla, avremo dato vita a un nuovo ghetto. E’ questo che gli eletti del M5Stelle vogliono fare? Costituire un ghetto di eletti che non tolgono agli altri le castagne dal fuoco? Che sono andati a fare allora in Parlamento.

Sul fuoco non ci sono le castagne degli altri ma le nostre vite, il nostro futuro, la nostra Italia.

Il cambiamento passa attraverso il rispetto delle regole e della legalità. Non abbiamo bisogno di ulteriori forzature. Continua a leggere

25 febbraio: liberi dagli oni e dagli ini

25 febbraio, la nuova liberazione dagli oni e dagli ini.

Liberazione da Berlusconi, dal suo fasullo PdL e dai falsi fratelli d’Italia.

Liberazione da Maroni e dalla Lega

Liberazione da Casini e Fini (…questa è difficile, lo so ma possiamo farcela). Continua a leggere

La Politica Stellata

Il Movimento 5 Stelle è la novità delle elezioni politiche del 2013. Si tratta di un tale coacervo di forze, movimenti, aspirazioni, progetti, rivendicazioni, pulsioni… che non è possibile (che CULO!) ricondurre il Movimento alle tradizionali categorie di destrasinistra o di centro, storicamente il luogo della non-scelta e dell’occupazione della cosa pubblica.

Su tutto prevale nel Movimento la voglia di dire “ci avete rotto i coglioni! Ma sapete la novità? Questa volta non ci asteniamo! Questa volta ci riprendiamo le Istituzioni e vi diamo un calcio in culo!Continua a leggere

Italia. Bene Comune

Sarebbe ingiusto disconoscere il percorso di rinnovamento portato avanti dal PD e da SEL a cui, consapevole della posta in gioco, va il merito di aver condotto una parte significativa della cultura di sinistra su posizioni di concretezza e responsabilità. Meglio sporcarsi le mani per raggiungere qualche risultato piuttosto che restare candidi e puri con il Paese ancora una volta consegnato nelle mani di una destra inconsistente, illiberale,  predatoria, mercantilistica, monopolizzata da Berlusconi e dai suoi interessi.

Non siamo al “turatevi in naso e votate PD“, parafrasando Montanelli, ma non siamo nemmeno tanto lontani. Non c’è dubbio che ogni scelta è all’interno di una classifica in cui scegliere il “meno peggio“. C’è ancora molto da fare per superare vecchie incrostazioni e smantellare quel sistema di promiscuità tra affarismo e politica, lottizzazione e conservatorismo, di cui anche il PCI-PDS-DS-PD ha fatto e fa parte insieme all’altra ala della sinistra che da Rifondazione Comunista porta a SEL. Continua a leggere