La Governabilità: il problema che non c’è

Il problema della governabilità non esiste. Chi afferma il contrario dimostra

- incompetenza nel gestire e commentare gli eventi politici

- ignoranza della Costituzione

- dissociazione tra realtà e immaginazione

Negli ultimi anni tanti politicazzi, con la complicità di tanto pessimo giornalismo, hanno raccontato il film che gli italiani eleggono il premier e il potere esecutivo. Si tratta di un FILM. La realtà è diversa. Continua a leggere

L’inutilità della politologia

Sempre più spesso i politologi e i commentatori politici ricorrono ai termini “demagogia” e “populismo” per etichettare Grillo e il M5Stelle.

Dove sono stati negli ultimi decenni? Perché lanciano critiche, esprimono banali constatazioni omettendo di ragionare e analizzare il contesto politico che ha generato Grillo e il grillismo. Dov’è la loro capacità di analisi degli eventi e della storia politica di questo paese?

Questo Paese da decenni è alimentato da populismo e demagogia. L’unico linguaggio politico utilizzato quasi da tutti è stato il populismo. Talvolta accompagnato da cultura plebiscitaria, talaltra da giustizialismo, nazionalismo, moralismo… Continua a leggere

Di chi son figli i Fratelli?

I Fratelli d’Italia e l’UDC di Casini entrano alla Camera dei deputati sebbene non abbiano superato lo sbarramento del 2%.

Già. La legge elettorale fissa uno sbarramento del 2% per le formazioni politiche coalizzate ma prevede anche il recupero dei resti. Così i resti del centro paludoso e della destra paraculista sono stati ripescati. Ma non potevamo lasciarli in fondo allo stagno?

Ed ecco a voi i figli della cretineria dei legislatori che da anni ci perseguitano.

Primo bilancio del voto

Astensione, schede bianche e nulle: 28,4% degli aventi diritto.

Voti dispersi:2.446.087 pari al 7% dei votanti e al 5,21% degli elettori.

Il Parlamento è espressione di 2\3 degli elettori

Lega molto ridimensionata in Veneto, Piemonte e anche in Lombardia; bene.

Ingroia, Di Pietro e il “durismo” comunista fuori dal Parlamento; bene.

Fini e FLI fuori dal Parlamento; bene.

Casini e UDC, quasi estinto ma ripescato; male

Fratelli d’Italia, ripescati; male

LA CREDIBILITA’ DELLE ISTITUZIONI

Le istituzioni sono delle astrazioni che prendono corpo nelle persone che le rappresentano. Le istituzioni sono credibili quando le persone lo sono, ma anche quando le persone si dimostrano indegne di rappresentarle purché l’istituzione dimostri di saper fare pulizia e si adoperi con trasparenza perché sia punito ogni illecito e ogni forma di complicità e connivenza con la criminalità e l’illegalità.

Ogni organizzazione pubblica e istituzione deve porre la massima attenzione al reclutamento dei propri membri, dotarsi di severi sistemi di controllo e di monitoraggio, darsi regole che assicurino efficienza, trasparenza, pulizia e capacità di autoriforma. In un sistema democratico i poteri di controllo sono forti e assicurano imparzialità, certezza delle regole, celerità d’intervento.

Vedete tracce di qualcosa di simile nelle nostre Istituzioni?

NO e quindi occorre constatare che le nostre istituzioni non sono credibili. Continua a leggere

Il valore degli affetti

Per il mondo cattolico e moderato italiano il rapporto affettivo tra un uomo (inteso come individuo del genere umano senza distinzione di sesso) e un gatto (indipendentemente dal sesso) vale più di quanto valga il rapporto tra due esseri umani, indipendentemente dall’assortimento di genere sessuale.

Mi spiego.

Se un uomo prende in casa un gatto, assume nei riguardi del felino precisi obblighi. In compenso, potrà scaricare dai redditi, nelle modalità e nei limiti previsti dalle norme fiscali, le spese veterinarie sostenute nell’interesse del felino amico. D’altra parte, il gatto non ha fonti proprie di reddito e non è nemmeno certo che abbia liberamente scelto il partner umano. Ciò vale senza che abbia rilevanza la differenza di sesso tra uomo e gatto. Continua a leggere

Berlusconi e l’IMU

Berlusconi se ne avesse la possibilità manterrebbe la promessa di restituire l’IMU versata; non ho alcun dubbio su questo. Ma a chi può interessare una proposta simile?

Il problema è cosa s’inventerà per bilanciare la restituzione dell’IMU. Lo stesso discorso vale per i condoni e le batterie di pentole che ha deciso di regalare a ogni italiano. E’ facile fare le promesse con i soldi degli altri.

L’imbonitore nazionale ormai compra il consenso con i soldi degli elettori; siamo ai derivati sul voto di scambio, alla degenerazione del laurismo.

Berlusconi mi ricorda la celebre affermazione di Ricucci: Facile fare i froci cor culo dei altri!”

Il prossimo Presidente della Repubblica

Il prossimo Presidente della Repubblica non dovrà provenire dal Parlamento presente o passato, non dovrà provenire da Banca d’Italia, non dovrà aver ricoperto incarichi di Governo, non dovrà essere un militare o un capitano d’azienda, non dovrà essere un “boiardo di Stato”, un funzionario di stato, un magistrato o un avvocato.

Farei un’eccezione solo per Emma Bonino che saprebbe con il coraggio degli umili rispettare la letteralità della Costituzione.

Abbiamo bisogno di concretezza e pragmatismo, buon senso, lontananza dalla retorica.

Saprà il prossimo Parlamento dei Partiti essere all’altezza di una aspettativa così elementare?

25 febbraio: liberi dagli oni e dagli ini

25 febbraio, la nuova liberazione dagli oni e dagli ini.

Liberazione da Berlusconi, dal suo fasullo PdL e dai falsi fratelli d’Italia.

Liberazione da Maroni e dalla Lega

Liberazione da Casini e Fini (…questa è difficile, lo so ma possiamo farcela). Continua a leggere

Maroni, il fascismo e il paraculismo

Maroni critica Grillo e definisce “fascista” il linguaggio utilizzato dal comico divenuto leader politico.

Lampante che a parlare è un politico comico. Una persona affetta da grave e pericolosa amnesia.

Rinfreschiamo la memoria allo smemorato padano Maroni, con i suoi affettati modi da bravo collegiale.

Maroni è cresciuto in un partito che non è “mai stato forcaiolo”, come affermava Bossi in occasione del voto per l’autorizzazione all’arresto di Cosentino, ma esponeva il cappio in Parlamento. Continua a leggere