Renzi lancia i Comitati per il SI

NORenzi lancia i Comitati per il SI al referendum confermativo sulla Riforma Costituzionale. Ovviamente, la cosa non sorprende nessuno e saremo felici di confrontarci sui contenuti e non sul suo destino politico o su menzogne.

I sostenitori del SI hanno facili argomenti persuasivi: meno parlamentari, meno spese per il parlamento, più efficienza istituzionale, più governabilità.

La riforma va letta con la legge elettorale, ma tenendo ben distinte le due cose.

Due parole sul metodo con cui si è arrivati a questa riforma, prima di entrare nel merito.

Inaccettabile che un parlamento, nato coartando (il termine è della Corte Costituzionale sentenza 1/2014) la volontà popolare nel legittimo e fondamentale diritto di scegliere i rappresentanti parlamentari, alterato nella consistenza dei gruppi parlamentari da premi incostituzionali, si arroghi il diritto di riformare la Costituzione.

Governo e Parlamento stanno trasformando l’assetto istituzionale della Repubblica, senza averne il mandato politico e utilizzando in modo improprio gli strumenti previsti dalla Costituzione, l’art. 138.

Revisione della Costituzione non significa trasformazione, significa intervento manutentivo. Un conto è rifarsi il seno altra cosa è cambiare sesso.

Governo e Parlamento stanno cambiando sesso alla nostra Repubblica. Continua a leggere

Rottamare le Regioni?

accattone“…tutto credevo, ma non avrei mai pensato che nei dintorni di Roma ci fossero zone come questa. Speriamo che il sindaco di Roma qui presente provvederà a riparare un po’, perché pure questi sono cittadini romani”.

A esprimersi con queste parole non è un oppositore di un Marino o di un Burlando di turno; è papa Paolo VI durante la messa di Natale del 1965 che celebrò alla borgata romana di Fidene; il sindaco dell’epoca era Amerigo Petrucci.

Fidene era una della tante borgate di Roma: polverose strade in terra battuta, assenza di fognature e spesso anche di rete idrica, assenza totale di servizi pubblici. Per avere un’idea dello scenario, potete ricorrere alle immagini di Accattone, il film del 1961 di Pier Paolo Pasolini.

Nonostante l’appello del Papa, bisognerà attendere il 1976, con l’amministrazione comunale guidata da Carlo Giulio Argan, perché venga affrontata la situazione.

Questo è un esempio di cosa succede in Italia dal dopoguerra a oggi. Esempio che tiene unito il problema Tor Sapienza con il dissesto idrogeologico: due facce dello stesso problema. Continua a leggere