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La Politica Stellata

Il Movimento 5 Stelle è la novità delle elezioni politiche del 2013. Si tratta di un tale coacervo di forze, movimenti, aspirazioni, progetti, rivendicazioni, pulsioni… che non è possibile (che CULO!) ricondurre il Movimento alle tradizionali categorie di destrasinistra o di centro, storicamente il luogo della non-scelta e dell’occupazione della cosa pubblica.

Su tutto prevale nel Movimento la voglia di dire “ci avete rotto i coglioni! Ma sapete la novità? Questa volta non ci asteniamo! Questa volta ci riprendiamo le Istituzioni e vi diamo un calcio in culo!

Da questo pensiero che passa all’azione, dal vomito di rabbia che cura l’acidità e produce voglia di fare, dal mare di merda istituzionale che ci stava per sommergere scaturisce il successo del M5Stelle e la sua stessa ragione di essere.

Occorre prendere atto che le Istituzioni, tutte e nessuna esclusa, sono prive di credibilità o sono prossime a esserlo. Quando le Istituzioni non sanno rinnovarsi significa che il problema non sta nelle persone ma nelle Istituzioni stesse e nei meccanismi con cui si giunge a designare chi deve rappresentare le Istituzioni.

Certamente se fosse realistica la possibilità che il Movimento conquisti la maggioranza di Camera e Senato non mi sentirei tranquillo perché la situazione generale del Paese è così grave e compromessa che non possiamo permetterci improvvisazione e dilettantismo. D’altra parte, anche per la sicurezza individuale è preferibile avere a che fare con ladri professionisti piuttosto che con dilettanti. Occorre, dunque, che subito le nuove energie che entreranno in Parlamento siano coinvolte e valorizzate affidando ai nuovi eletti le commissioni di garanzia, funzioni di controllo sull’operato dell’esecutivo, fino all’affidamento della presidenza dei due rami parlamentari e all’incarico di riformare la politica e i partiti, a partire dall’attuazione dell’art. 49 della Costituzione. Per questo confido nella parte sana di PD e SEL.

Su molte posizioni di Grillo non sono per niente d’accordo, ma ciò non m’impedisce di apprezzare che senza Grillo e le sue intuizioni politiche oggi forse vivremmo una stagione terroristica che ci farebbe rimpiangere gli anni di piombo. Grillo è un catalizzatore di domanda politica. Quella domanda che per decenni è rimasta inascoltata. La politica tradizionale ha con scientificità lavorato per produrre nausea e schifo nei confronti dei partiti. L’obiettivo inconfessabile era che lo schifo producesse rassegnazione, astensionismo e al massimo una nuova stagione di terrorismo.

L’antipolitica è l’attività in cui si è cimentata la quasi totalità dei parlamentari da metà degli anni ’70 del secolo scorso (con poche e nobili eccezioni; penso soprattutto alla magnifica stagione di rinnovamento sociale e politico rappresentata dai Radicali e dalle battaglie civili che seppero incarnare).

Il M5Stelle è una minaccia per coloro che hanno portato l’Italia alla rovina e hanno ridotto la Costituzione a una promessa non mantenuta di democrazia.

Il M5Stelle è anche caos, contraddizioni, incoerenze… certamente. Ma il problema è che abbiamo una classe dirigente incapace e inconcludente, quando non è corrotta. Che si parli di gestione della cosa pubblica, di diritti civili, di giustizia sociale, di fisco, di economia… e di qualsiasi altra materia non si arriva mai ad archiviare un problema. Hanno saputo strumentalizzare persino il dolore e la morte. Ricordate la nauseante sceneggiata messa in campo dall’esecutivo intorno al caso Eluana? Che ne è stato di quella legge che gli ipocriti e immorali governanti annunciavano immediata perché non doveva esserci un altro caso Eluana?

Grillo non sarà la medicina ma gli usurpatori dell’uscente parlamento sono il VELENO della democrazia.

Gradimento: 6+

4 thoughts on “La Politica Stellata

  1. Ottima analisi, non saprei cosa aggiugere.

    Forse dissento sul passaggio “…è preferibile avere a che fare con ladri professionisti piuttosto che con dilettanti”, dato che gli errori di dilettantismo (o di inesperienza nella gestione della cosa pubblica) possono venire corretti quasi in tempo reale, mentre invece il ladrocinio arriva fino in fondo all’opera senza né arrestarsi né ascoltare le voci di opposizione.

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    • Ah ah ah… Hai posto l’accento sul termine “ladro” mentre al centro del discorso io ponevo la paura per i dilettanti che possono fare tanti guai proprio perché dilettanti. Ho fatto ricorso al diffuso convincimento che sono più temibili i ladri dilettanti rispetto ai professionisti per spiegare l’origine del timore verso i dilettanti. Maliziosamente sapevo che l’accostamento politico-dilettante-ladro- professionista avrebbe suscitato qualche perplessità.

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  2. Concordo con te ma grillo prenderà cmq un sacco di voti e non sappiamo se dalla protesta sapranno passare alla proposta quindi non serve ingrossare il suo bottino. Io voto SEL.

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