Sarebbe ingiusto disconoscere il percorso di rinnovamento portato avanti dal PD e da SEL a cui, consapevole della posta in gioco, va il merito di aver condotto una parte significativa della cultura di sinistra su posizioni di concretezza e responsabilità. Meglio sporcarsi le mani per raggiungere qualche risultato piuttosto che restare candidi e puri con il Paese ancora una volta consegnato nelle mani di una destra inconsistente, illiberale, predatoria, mercantilistica, monopolizzata da Berlusconi e dai suoi interessi.
Non siamo al “turatevi in naso e votate PD“, parafrasando Montanelli, ma non siamo nemmeno tanto lontani. Non c’è dubbio che ogni scelta è all’interno di una classifica in cui scegliere il “meno peggio“. C’è ancora molto da fare per superare vecchie incrostazioni e smantellare quel sistema di promiscuità tra affarismo e politica, lottizzazione e conservatorismo, di cui anche il PCI-PDS-DS-PD ha fatto e fa parte insieme all’altra ala della sinistra che da Rifondazione Comunista porta a SEL. Continua a leggere →
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