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Bersani, Vendola… volete vincere o cosa?

Mancano pochi giorni al voto e ancora non è chiaro se Bersani e Vendola ci vogliono coglionare o fanno sul serio!

Se PD e SEL vogliono vincere le elezioni devono rompere gli indugi, andare all’attacco e fare con decisione alcune piccole e determinanti mosse. Ascoltando i mal di pancia di una parte del popolo di sinistra e di una parte molto delusa da Monti e dalla Lega, ecco cosa devono fare Bersani e Vendola per vincere.

1)     Ignorare le dichiarazioni di Berlusconi e di qualsiasi esponente dell’alleanza PdL-Lega. Berlusconi è interessato a tenere le redini del dibattito politico e le sparerà sempre più grosse. Ignoratelo e limitatevi a spiegare le vostre proposte.

2)     Chiudere con Monti che non ha credibilità presso una parte dell’elettorato moderato e leghista meno politicizzato a causa della sua insensata alleanza con Fini e Casini. Tutti percepiscono questa mossa come il trionfo della più squallida vecchia politica. Dopo le votazioni nasceranno i problemi con i due esponenti dell’italica palude partitica. Tutti sanno che non esiste possibilità di rinnovamento  con Casini e Fini. Monti si è messo in un cul de sac. Non ci può essere alcuna possibilità di dialogo con Monti se si porta dietro Fini, Casini e le loro truppe cammellate. Quando Monti pretende di poter indicare chi deve cambiare e in che direzione, invitatelo senza riguardo a considerare che si è messo insieme a due intelligentoni che hanno creato le condizioni dello strapotere di Berlusconi e hanno impiegato tra i 12 e i 15 anni per capire di aver sbagliato tutto! Cosa pretendono di poterci insegnare? Dovrebbero ritirarsi a vita privata in un dignitoso e onesto silenzio.

3)     Aprire a Giannino e al suo movimento. Vi possono essere convergenze su un paio di obiettivi specifici sui quali il pragmatico Giannino potrebbe dare l’appoggio; inoltre, Giannino può essere utile per superare alcune resistenze al cambiamento tuttora presenti all’interno del centro-sinistra, soprattutto sul fronte della riduzione dell’inutile spesa pubblica.

4)     Aprire al Movimento 5 Stelle. Aldilà di tante discutibili posizioni di Grillo, bisogna riconoscere che ha saputo convogliare su un binario legalitario e democratico la motivata rabbia di tantissimi giovani delusi dalla pessima e inconcludente politica messa in campo negli ultimi due decenni da tutte le forze politiche. Agli eletti del Movimento 5 Stelle occorrerà riservare le commissioni di vigilanza e un ruolo di controllo sull’attività dell’esecutivo. Fosse per me gli assegnerei anche la presidenza di entrambe le camere parlamentari. Non si tratta di comprare il loro sostegno ma di valorizzare la loro presenza nelle Istituzioni come necessario acceleratore per archiviare velocemente le incrostazioni ancora presenti nel centro-sinistra. In ogni caso gli eletti stellati rappresenteranno una formidabile opportunità di rinnovamento; porteranno nuove idee ed energie. Spetterà al centro-sinistra valorizzarle. Se li emarginate decreterete la vostra rapida estinzione. Attenzione il Paese è sull’orlo di una potente crisi di nervi. La valorizzazione delle nuove energie potrà aiutare alla tenuta del Paese.

La responsabilità del centro-sinistra è enorme. Avete fallito più volte in passato e questa è la vostra ultima occasione. Siate duri, concreti, spietati: il gioco si fa duro e dovete rendere pan per focaccia ai tanti millantatori che oggi fanno i candidi, ne avete anche al vostro interno: guardatevi alle spalle. Non dimentichiamo che la Lega ha messo  il lievito nella palude rappresentata da UDC e AN facendo gonfiare un indigesto panettone marchiato Berlusconi. Se non si archivia definitivamente la stagione politica contrassegnata da Berlusconi e dalla cricca che lo ha sostenuto non ci sarà possibilità di rinnovamento per le istituzioni italiane.

5 thoughts on “Bersani, Vendola… volete vincere o cosa?

  1. Bell’analisi, Mako, complimenti.
    Però devo confessarti una cosa: personalmente ho il sempre più fondato sospetto che la Sinistra, quando perde le elezioni, “sceglie” volontariamente di perderle per CALCOLO POLITICO, e non perché l’avversario si rivela più abile a procacciarsi consensi.

    Dai, diciamolo: bisogna proprio fare APPOSTA, per perdere contro uno come il Berlusca!
    Basta pensare alle scorse elezioni: possibile che in tutta la Sinistra non ci fosse un candidato meno MOSCIO di Veltroni da contrapporre allo gnometto?
    Chiaro poi che dovendo scegliere solo tra due opzioni del genere, tra Veltroni e Berlusconi un pensierino di parteggiare per il nano piduista è venuto anche a me.

    Allora, magari, bisogna ammettere che alla Sinistra va BENISSIMO avere per avversario un mafioso corrotto, poichè in tal modo può raccattare il consenso di coloro che sono disgustati dal nano ANCHE SENZA DOVER FARE UN EMERITO NIENTE (…e infatti, sono 20 anni che la Sinistra non sta facendo un emerito NIENTE.)

    In pratica, la Sinistra si limita a campare sull’assunto “Se non ti piace Berlusconi, devi per forza votare quelli dall’altra parte”. E così ci hanno incastrati tra due fuochi: tra mafiosi e parassiti. E il bello è che poi si vanteranno di essere stati “scelti da noi”. Ma andassero affa.

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    • In effetti, bisogna proprio impegnarsi per riuscire a perdere con una armata brancaleone come quella che negli anni si è coagulata intorno a Berlusconi. Speriamo di poter archiviare la stagione de “gli oni nazionali” come definii la campagna del 2008: Veltr-oni, Berlusc-oni.
      Comincia ad avere un pregiudizio verso tutti i politici “oni”: oltre ai già citati, ci sono i pessimi Mar-oni, Fior-oni, Gentil-oni… se cerchi ci sono ancora altri “oni”.

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  2. Il club degli “oni”? Allora mettici pure Formig…(Oh, accidenti…Ogni volta che provo a scrivere quel nome, la mia tastiera si mette in sciopero. Chissà perché…)

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    • Vacca boia, hai ragione. Ero lì che rimuginavo sul fatto che c’era un altro del club degli oni da inserire ma proprio non mi veniva il nome… Certamente, Formigoni… forse perché quando lo vedo – o peggio lo sento – mi viene in mente il Dante del “avea del cul fatto trombetta” che non va confuso con il più popolare “i ga’ la faccia come el cul”.

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  3. Pingback: Caro Bersani | macosamidicimai

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