Su La Repubblica di oggi 9 aprile leggo l’articolo di Andrea Manzella dal titolo “Da Lenin ai cinque stelle”. La lettura mi suscita la visione di una colonna di fumo parolaio: ulteriore conferma di quanto la crisi di rappresentanza sia anche il prodotto della crisi di rappresentazione.
Non c’è dubbio che esista una “questione parlamentare“, che si manifesta nella eterna inefficienza e inconcludenza del nostro sistema politico-istituzionale, ma a ciò si pone rimedio col rispetto delle leggi, che consentono anche di provvedere a nuove leggi, e non ricorrendo a scorciatoie interpretative che affossano ancor di più le Istituzioni, la cui credibilità è già gravemente compromessa.
Presentare le commissioni permanenti “come strumenti essenziali per l’attuazione del suo programma (il riferimento è al Governo), come snodi delle filiere di maggioranza e opposizione” significa trasformare un aspetto della realtà per realtà assoluta e totalizzante. Colpisce nel ragionamento di Manzella l’assenza di riferimenti normativi. Continua a leggere