A rendere possibile l’ascesa di Berlusconi fu una legge elettorale (il mattarellum) e il sistema televisivo duo-polistico: entrambi prodotti della partitocrazia. Il duopolio televisivo fu voluto dalla partitocrazia pur di non mollare il controllo totale sulla RAI-TV. I sopravvissuti a tangentopoli illusero gli italiani che si apriva una nuova era, la seconda repubblica, per virtù della sola legge elettorale che lasciava immutato il sistema politico consociativo che, con la lottizzazione e la spartizione sistematica, aveva reso possibile il dilagare della corruzione e del malaffare.
La legge elettorale offrì a uno sveglio come mister B. l’opportunità di fare una duplice alleanza mettendo insieme l’inconciliabile: al nord la Lega con Forza Italia e con la diaspora di una parte di socialisti, democristiani e storici alleati laici; al sud Forza Italia e il MSI-AN. Le seconde file dei sopravvissuti a tangentopoli, con la loro gioiosa macchina da guerra, non avevano pensato a un’ipotesi simile. E rimasero con le pive nel sacco. Poi dovettero arrangiarsi a mettere insieme un’armata Brancaleone per conquistare il potere. Ci riuscirono, nel 1996, e con 3 Presidenti del Consiglio ressero pure per 5 anni (ci riuscirono perché l’alleanza del 1994 non si poté ricostituire nel ’96 per l’indisponibilità della Lega, giusto per non dimenticare). I vincitori del ’96 si guardarono bene dal toccare e risolvere una sola delle tante questioni che indicavano come vulnus per la democrazia; evidentemente, preferirono salvare il sistema partitocratico anche se questo comportava il rischio di riconsegnare il Paese nelle mani del demone mister B. Continua a leggere