La sicurezza e l’emergenza

sicurezza1Riflettere sul tema della sicurezza richiede lo sforzo, senza pregiudizi, di guardare il problema da tutte le angolazioni.
Raccogliere tutti i frammenti possibili e provare ad assumere una nuova prospettiva. Sempre, perché se parliamo di sicurezza vuol dire che qualcosa non ha funzionato.

Senza dubbio c’è una diffusa insicurezza percepita da tanti.

Senza dubbio vi sono zone delle nostre città in cui la sensazione di pericolo è percepita in modo netto.

Senza dubbio, almeno da un punto di vista statistico, il problema non è tanto la mancanza di uomini delle forze dell’ordine, ma il loro inefficiente utilizzo e ancor più la penuria di risorse e il loro inadeguato utilizzo.

Senza dubbio c’è una diffusa mancanza di fiducia nell’applicazione delle leggi, vuoi per meccanismi giuridici che appaiono sfilacciati al punto da vanificare, talvolta, gli sforzi delle forze dell’ordine, vuoi per sfiducia complessiva verso le Istituzioni nel loro insieme. Continua a leggere

Maroni e l’infantilismo politico

Ricordiamo tutti lo stizzito Maroni che da ministro pretese di intervenire in una trasmissione televisiva.
Ricordiamo tutti l’irritato Maroni affermare che nei fatti di Rosarno il Governo non aveva alcuna responsabilità. Ricordiamo tutti l’estraniato stupore di Maroni per i fatti che travolsero il vertice della Lega.
Ricordiamo tutti l’assoluta fedeltà di Maroni al fondatore e timoniere della Lega, Umberto Bossi.

Non suscita stupore, dunque, se adesso Maroni esordisce con uno splendido io non c’entro, la mia Giunta non c’entra, la mia gestione di Regione Lombardia non è coinvolta.

Come gestire il potere il tre mosse: negare, ridurre, accusare. Continua a leggere