La riforma costituzionale nel merito:
1) Il Senato sarà abolito?
NO! Avrà un mucchio di poteri confusi, ma non rappresenterà la Nazione.
Rappresenterà le “istituzioni territoriali”!
Come?
BOH!
Non avranno i senatori alcun mandato vincolante. Non avranno nemmeno un mandato politico poiché ciascun Consiglio regionale sceglierà al proprio interno, con metodo proporzionale, qualcuno da mandare a Palazzo Madama a esercitare non si sa quale rappresentanza.
I senatori non risponderanno ai Consigli regionali che li eleggono “in conformità alle scelte degli elettori” e non risponderanno ai governi regionali.
La nuova Costituzione non dice nulla su come si eserciterà questa nuova funzione di rappresentanza delle istituzioni territoriali e non dice nulla nemmeno sulla funzione di raccordo tra l’attività legislativa dello Stato e quella delle Regioni.
Il Senato non diventa nemmeno quel luogo istituzionale in cui potrebbero trovare risposte i dubbi interpretativi e il contenzioso che certamente scatenerà la riforma del Titolo V; quindi, ogni contenzioso arriverà alla Corte Costituzionale… esattamente come adesso. Continua a leggere