Bambini che uccidono bambini. Genitori che uccidono figli. Figli che uccidono genitori. Uomini che uccidono donne. Folli che uccidono incolpevoli estranei. Stupratori e sadici che infieriscono quotidianamente su donne e bambini. E non siamo in guerra…
Continui fatti di cronaca ripropongono con forza il fronte interno della sicurezza e della socialità. Ripropongono le domande di sempre su natura e bestialità umana.
Può la collettività farsi carico del “comportamento bestiale” di taluni soggetti?
Temo che dobbiamo farci carico di tutta la bestialità umana perché ogni “asocialità” è frutto della nostra natura.
Non esiste civiltà umana a ogni latitudine e longitudine che non abbia praticato schiavitù, stupri di massa, deportazioni di intere popolazioni, genocidi, torture…
La violenza e la distruttività accompagnano l’uomo sin dai tempi delle caverne.
L’amore è invece apprendimento, la più grande esperienza intellettuale. Continua a leggere