Il caso Cipro ci dimostra ancora una volta l’inadeguatezza dell’architettura istituzionale europea e l’inaffidabilità di una oligarchia burocratica che, senza dover rendere conto a nessuno, fa e disfa a proprio piacimento con la complicità delle nazionali squadre politiche. La classe dirigente di ogni Stato azionista dell’UE è indissolubilmente ma stupidamente legato agli interessi dello Stato che malamente rappresenta. Proiettare sulla scena europea l’interesse nazionale significa andare verso la morte. L’incapacità di dare vita al progetto europeo, la mancanza di coraggio e lungimiranza, la cretineria con cui si asseconda la cosiddetta opinione pubblica, specchio della mediocrità della classe dirigente, ci stanno portando verso il baratro distruggendo in poco tempo un progetto culturale e politico di grandissimo respiro e ancora dalle enormi potenzialità, purtroppo inespresse.
Vediamo in sintesi cosa apprendiamo dal “caso Cipro”.
1) Se affidi i tuoi risparmi a una banca e questa li gestisce male, rischi di perdere parte o tutti i tuoi risparmi perché sei colpevole di “incauto affidamento” come se tu avessi affidato un’automobile a un bambino. Continua a leggere