Tutti siamo consapevoli che le disuguaglianze sono aumentate, così come i nuovi poveri. Il ceto medio si è impoverito e sembra stia per realizzarsi la fine per autoconsunzione del sistema capitalistico, con la marxiana proletarizzazione del ceto medio e l’impoverimento del proletariato di cui abbiamo perso la nozione sociologica essendo ormai il proletariato scomparso dal nostro orizzonte, al pari delle classi sociali sostituite dalla stratificazione sociale in relazione alla capacità di consumo e di spesa.
Il sistema consumistico-produttivo arranca faticosamente e per strada ci sono molti vinti di verghiana memoria.
L’idea della crescita all’infinito è messa in dubbio da tanti, muovendo da ottiche diverse. Non voglio discutere di decrescita felice, di salvifica uscita dall’euro ma soffermarmi sulle caratteristiche di un sistema.
Inutile parlare di terapie se ci manca la diagnosi. In tanti facciamo fatica a comprendere cosa stia succedendo perché le tradizionali griglie interpretative non ci forniscono risposte convincenti.
Proviamo a ripartire dall’ABC. Continua a leggere