Cambiare verso, significa anche che i fatti finalmente saranno coerenti con le parole?
O questo è chiedere troppo.
La prima valutazione di una proposta politica inizia dall’esame delle parole; poi seguirà la valutazione dell’azione politica e quindi dei risultati.
Sono in tanti a dire “lasciate fare, poi valuterete, il Paese ha bisogno delle riforme”… ma il dibattito politico non può partire dall’analisi dei risultati, sarebbe come rinunciare alla politica, che è soprattutto capacità di analisi della realtà e di valutazione degli effetti che le proposte politiche produrranno qualora fossero approvate. I risultati, nel caso ci diranno chi aveva visto bene.
Renzi è diventato segretario del PD sulla base di una piattaforma programmatica e in qualità di segretario, per statuto, si impegna a rappresentare il partito e a esprimerne l’indirizzo politico. Recita infatti lo Statuto del PD “Il Segretario nazionale rappresenta il Partito, ne esprime l’indirizzo politico sulla base della piattaforma approvata al momento della sua elezione ed è proposto dal Partito come candidato all’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri.”
Purtroppo, come consuetudine diffusa tra i politici italiani, anche Renzi non sfugge alla fumosità e genericità dei propositi. Abitudine, questa sì, che andrebbe rottamata. Continua a leggere