Da tempo si discuteva della abolizione del Senato ipotizzando un rafforzamento dei contrappesi e dei poteri di garanzia. Alcuni sostenitori di questa riforma costituzionale affermano che è esattamente questo rafforzamento che realizza la nuova riforma. E’ veramente così?
I sostenitori citano l’innalzamento del quorum per l’elezione del Presidente della Repubblica e lo Statuto delle opposizioni.
Non mi sembra una gran cosa. Se da un lato è ovvio che nessuno potrà eleggere il PdR senza il sostegno del Partito che controlla la maggioranza assoluta della Camera, dall’altro lato è meno ovvia la circostanza che potremmo ritrovarci nella impossibilità di eleggere un presidente.
I grandi elettori saranno 730.
Un solo partito avrà 340 voti a cui vanno aggiunti i voti di qualche eletto nella circoscrizione estero e i Senatori che provengono dallo stesso partito.
Dal settimo scrutinio è necessario il quorum dei 3/5 dei VOTANTI (438 voti a favore di un candidato se saranno presenti tutti i 730 elettori): l’elezione del PdR dipenderà dagli assenti o potrà divenire molto problematica.
Non sarebbe stato preferibile introdurre l’elezione popolare diretta del Presidente della Repubblica?
In ogni caso, il PdR continuerà a essere solo a parole un potere di garanzia perché nella realtà non ha strumenti a disposizione. Per esempio, non potrà attivare la Corte Costituzionale, nel caso il Parlamento approvasse una legge che reputa incostituzionale. Si dovrebbe parlare di moral suasion del PdR e non di potere di garanzia perché non ha strumenti per fermare eventuali atti eversivi da parte del Parlamento. Parlamento in cui un solo Partito avrà il controllo del potere esecutivo e legislativo.
Quanto allo Statuto delle opposizioni nel testo di riforma non si va oltre la semplice previsione, senza fissare alcun paletto, senza stabilire i cardini intorno ai quali costruire la tutela dei diritti delle opposizioni. Lo Statuto potrà arrivare tra molti anni o trasformarsi in una scatola vuota. Quante previsioni costituzionali sono arrivate con notevole ritardo o non sono ancora realizzate? Corte Costituzionale, Regioni, Legge attuativa del referendum…
Lo Statuto delle opposizioni dovrà essere definito dal regolamento parlamentare, vale a dire dai parlamentari del partito più votato al quale si garantisce la maggioranza assoluta.
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