“La forma di governo creata dalla nostra Costituzione così come da altre costituzioni continentali, approda ad una forma esplicita di partitocrazia, e non di governo parlamentare.
La nostra Costituzione vieta ogni mandato imperativo, che leghi il rappresentante alla volontà degli elettori; ma allo stesso tempo la Costituzione e le leggi elettorali creano i presupposti di un ben più temibile mandato imperativo, il quale subordina gli eletti ai loro veri committenti, i quali non sono più gli elettori bensì le direzioni dei partiti.
Il Parlamento controlla il Governo ma le direzioni di partito controllano il Parlamento e, attraverso il Parlamento, il Governo; se poi direzione di partito e governo s’identificano, il controllato diventa controllore, con evidente eversione di ogni schema di governo parlamentare“.
Giuseppe Maranini, 1952
Non vi pare che questo scenario sia esattamente quel che si verifica in Italia e si rafforzerà con l’Italicum?
Non esiste possibilità alcuna di riformare questo Paese e contenere la dilagante corruzione se non si parte dal sistema dei Partiti per affermare trasparenza e metodo democratico nei processi decisionali interni ai partiti, nell’affidamento degli incarichi, nella selezione dei candidati.