Maroni e l’infantilismo politico

maroni primaRicordiamo tutti lo stizzito Maroni che da ministro pretese di intervenire in una trasmissione televisiva. 
Ricordiamo tutti l’irritato Maroni affermare che nei fatti di Rosarno il Governo non aveva alcuna responsabilità. Ricordiamo tutti l’estraniato stupore di Maroni per i fatti che travolsero il vertice della Lega.
Ricordiamo tutti l’assoluta fedeltà di Maroni al fondatore e timoniere della Lega, Umberto Bossi.

Non suscita stupore, dunque, se adesso Maroni esordisce con uno splendido io non c’entro, la mia Giunta non c’entra, la mia gestione di Regione Lombardia non è coinvolta.

Come gestire il potere il tre mosse: negare, ridurre, accusare. Continua a leggere

LA CREDIBILITA’ DELLE ISTITUZIONI

Le istituzioni sono delle astrazioni che prendono corpo nelle persone che le rappresentano. Le istituzioni sono credibili quando le persone lo sono, ma anche quando le persone si dimostrano indegne di rappresentarle purché l’istituzione dimostri di saper fare pulizia e si adoperi con trasparenza perché sia punito ogni illecito e ogni forma di complicità e connivenza con la criminalità e l’illegalità.

Ogni organizzazione pubblica e istituzione deve porre la massima attenzione al reclutamento dei propri membri, dotarsi di severi sistemi di controllo e di monitoraggio, darsi regole che assicurino efficienza,  trasparenza, pulizia e capacità di autoriforma. In un sistema democratico i poteri di controllo sono forti e assicurano imparzialità, certezza delle regole, celerità d’intervento.

Vedete tracce di qualcosa di simile nelle nostre Istituzioni?

NO e quindi occorre constatare che le nostre istituzioni non sono credibili. Continua a leggere

Guerra all’evasione fiscale

Combattere l’evasione fiscale è necessario. Non convince però l’argomento utilizzato con troppa disinvoltura da sindacati, associazioni di categoria e partiti politici; vale a dire: se riusciamo a recuperare anche solo una parte dell’evasione fiscale sarà possibile ridurre le tasse.

Nel ragionamento c’è uno scarto logico che si traduce in una illusione che, con molta probabilità, lascerà il posto alla realtà che le tasse non diminuiranno mentre aumenterà la spesa pubblica.

Il problema dell’Italia non sta nelle entrate ma nelle uscite. Le entrate segnano una profonda ingiustizia sociale, poiché sono eccessivamente colpiti coloro che non possono sfuggire all’imposizione fiscale, ma l’entità delle entrate è allineata con quella di altri Stati paragonabili all’Italia e con una qualità di servizi pubblici e di welfare nettamente superiori.

Le uscite sono caratterizzate da sprechi inaccettabili a tutti i livelli. Da un sistema che sembra creato per facilitare lo spreco e la corruzione. Continua a leggere