“Mai più un’elezione del capo dello Stato come l’ultima”. “Intendevo dire che non può più ripetersi ciò che è successo con Marini e Prodi”.
Sì, signor Presidente del consiglio dei ministri è molto chiaro il suo pensiero e mi chiedo c’è o ci fa?
Quanto successo con l’ultima elezione del Presidente della Repubblica non dimostra che le regole sono sbagliate ma che la responsabilità è tutta in capo ai partiti, quindi anche sua considerato il ruolo che ricopriva nel PD.
La responsabilità è tutta dei partiti per la duplice ragione che
A) sono arrivati impreparati all’elezione del PdR e hanno gestito la “pratica” con pressapochismo e improvvisazione, comportandosi come svogliati e asini studentelli che arrivano all’esame di maturità balbettando le tabelline;
B) hanno scelto molti omminicchi e quaquaraquà da collocare in Parlamento; perché la pessima figura fatta dai “grandi elettori” ricade tutta sulle segreterie dei partiti che ci hanno imposto quei piccoli grandi elettori.
Completamente sciocco e inconcludente, quindi, pensare di risolvere il problema cambiando le regole: rischieremmo di avere un qualsiasi Totò Riina presidente della repubblica.
Presidenzialismo o semi-presidenzialismo sono assetti istituzionali rispettabili ma servono una serie di regole e contrappesi. Una seria legge sul conflitto d’interessi; una efficace legge anti-corruzione; la riforma delle autorità di garanzia (in gran parte carrozzoni al servizio delle oligarchie partitiche); l’ampliamento dei poteri della Consulta; una legge elettorale che restituisca ai cittadini il diritto di scegliere i rappresentanti; la riforma dei partiti per renderli strumenti democratici e trasparenti nelle mani dei cittadini; riforma del sistema informativo per assicurare accesso a tutti e indipendenza dal potere politico…
Senza avere alcun potere costituente vi state imbarcando in una operazione che affida a 40 uomini, ambasciatori dei partiti che li hanno collocati in Parlamento, il compito di riscrivere la Costituzione. State perdendo del tempo sottraendovi in modo irresponsabile al dovere di procedere subito alla nuova legge elettorale e all’indispensabile riforma dei partiti. Se ai partiti compete il monopolio della politica nelle Istituzioni non è pensabile che gli stessi non siano organizzati in modo democratico e trasparente. I cittadini devono poter selezionare i candidati e dopo averli selezionati devono poter scegliere chi eleggere.
Avete fallito nell’attuazione e nel rispetto dell’attuale Costituzione; perché dovremmo darvi fiducia e autorizzarvi a riscriverla? Abbiate l’onestà intellettuale di riconoscere che non rappresentate il “popolo sovrano” ma solo scalcinati partiti. Fate questo passo importante dandoci subito una legge elettorale che ci restituisca l’usurpata sovranità. Poi, forse potrete tornare a meritarvi fiducia e rispetto. Adesso abbiamo il dovere di diffidare di ogni rappresentante politico che occupa le Istituzioni.