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PRESENTAZIONE

Bussola Politica. Questo intende essere macosamidicimai

Bussola politica per non essere sopraffatti dall’ingenuo stupore o dalla sterile indignazione.

Bussola politica per comprendere gli eventi e i giochi politici che si svolgono sotto i nostri occhi.

Bussola politica per non perdere la memoria degli eventi sotto il peso di una informazione sempre più disinformante e dozzinale propinata da un giornalismo spesso ridotto al ruolo di reggi-microfono.

Bussola politica per orientarsi tra il bestiario politico sempre in bilico tra cretineria e ruberia.

Bussola politica perché quando i comici diventano politici rischiamo che i politici diventino comici ma il biglietto che paghiamo per assistere al loro guittesco spettacolo è particolarmente esoso.

5 thoughts on “PRESENTAZIONE

  1. Salve, autore.
    Sono incappato in questo sito per caso, e in linea di massima ho apprezzato i contenuti…però ancora non so a CHI mi sto rivolgendo: ad un comune pensatore libero che dice la sua sul WEB? A un politico camuffato in caccia di consensi? A un pazzo scappato dal manicomio?
    Al di là degli argomenti di cui possiamo parlare, è importante che – prima – uno abbia almeno una vaga idea di chi sia il proprio interlocutore.
    Per ora vedo solo le iniziali “S.B.” a firma della citazione in altopagina, e mi inquietano assai (anche se non credo che si tratti di QUEL “S.B.”)
    Quindi, orsù: offrimi almeno un nickname a cui posso fare riferimento.
    Da parte mia ho scelto “Ronin” ad indicare la mia indole di “guerriero senza padrone” in tempi in cui ognuno vende se stesso al miglior offerente (o meglio: a quello che gli fa le PROMESSE migliori) senza curarsi dei propri princìpi etici.
    I “ronin” non sono in tanti, ed è bene che si sostengano a vicenda…però devono anche farsi riconoscere l’un l’altro come tali. Are you one of them?

    E…altra cosa importante da sapere prima di trattare i vari argomenti: in questo blog si può parlare liberamente, senza censura o pregiudizi ideologici?

    R.

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    • Grazie Ronini per il tuo denso messaggio.
      In questo blog si puo’ intervenire liberamente. Mi riservo solo nel caso di bloccare eventuali interventi offensivi o violenti dandone indicazione motivata al partecipante.
      Vuoi un nick? Lo hai gia’: macosamidicimai.
      Chi sono? Diciamo un libero pensatore scappato da un manicomio perche’ abbastanza sano di mente per rendersi conto che quello non era un posto salubre per lui. D’altra parte, per valutare un politico ti serve altro oltre alla conoscenza di quel che pensa, di quel che fa, di come si comporta? Per valutare Vendola o Monti, ti serve altro oltre a cio’ che dicono e fanno? Perche’ io che non chiedo nemmeno il voto non potrei essere valutato per quel che scrivo?
      Diciamo che se scrivo stronzate sono uno stronzo, ma per favore motivate il vostro giudizio. In altre parole, sono e voglio essere semplicemente quel che scrivo.
      S.B. quel SB ha espresso un pensiero simille perche’ come spesso gli succede nelle sue esternazioni dice anche delle verita’ a lui stesso incomprensibili. Pero’ questo SB sono io a beneficio dei pochi amici che cosi’ riconoscendomi possono stare rigorosamente alla larga.
      Guerrieri? Siamo tutti guerrieri, tranne i mercenari che sono servitori. La questione e’ comprendere che guerra si sta combattendo. La mia guerra e’ un tentativo di recupero del pensiero critico o, se preferisci, consapevolezza.

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  2. Grazie per le precisazioni, “Macosamidicimai” (ah; ti spiace se in futuro semplifico il tuo nick in “Mako”? Oltre ad essere un nome più diretto, il “Mako” rispecchia anche la natura dei tuoi scritti, coi suoi bei dentoni aguzzi…)

    Orbene, Mako; come hai scritto, è giusto che un oratore venga valutato solo per le cose che dice…però non dimentichiamo che qualsiasi farabutto può citare, in malafede, un discorso di Gahdhi o di Cristo.
    Diamine…Persino Berlusconi ha citato un sacrosanto motto di Rousseau (“Bisogna obbligare l’uomo a perseguire la propria libertà”); dovrei quindi valutare positivamente Berlusconi solo per l’uso questa frase? No; in questo caso il buonsenso esige di valutare l’ORATORE più che l’ORAZIONE. Poichè anche le frasi più nobili cambiano di significato, se escono da una bocca di fogna.

    E’ questo che ci inganna: le PAROLE. Ogni santo giorno siamo bombardati da politicanti che si lavano la bocca con grandi parole come “Riforme”, “Progresso”, “Libertà”, “Giustizia”…ma pronunciate da LORO, queste parole non sono più così “grandi”.

    Prendi ad esempio la parola “Vergogna”.
    Di per sè è un magnifico concetto associato all’INDIGNAZIONE, cioè il fermo rifiuto verso qualcosa che offende la dignità umana (propria od altrui). Ma ormai della parola “vergogna” ne abusano tutti a sproposito, e con una facciadiculaggine inaudita: Berlusconi dice “E’ una vergogna”, Dell’Utri dice “E’ una vergogna”, Moggi dice “E’ una vergogna”…Chiaro poi che se usata COSI’ la parola “vergogna” perde completamente di significato.

    Allora, secondo me, valutare una persona “solo per quello che dice” è una forma di pigrizia intellettuale; meglio sarebbe considerare le sue parole in un contesto a 360°. Richiede uno sforzo mentale più impegnativo, ma si ottiene un giudizio più veritiero.

    R.

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  3. Ciao Ronin, mio assiduo lettore. Chiamami pure Mako… mi piace. Condivido pienamente il tuo ragionamento.
    Ti invito a una riflessione.
    Offro riflessioni in parole (altri si esprimono con la musica, con la pittura…); chiedo un confronto sulle analisi, sui pensieri… che prendono corpo nelle parole. Il mio obiettivo è comprendere se le parole di chi si candida sono coerenti con gli obiettivi che dichiarano di voler raggiungere. Immagina che tutti i candidati siano alla loro prima candidatura. Su cosa li potresti valutare se non sui programmi, espressi in parole, e sugli obiettivi che a parole dichiarano di voler raggiungere?
    Se c’è già uno scollamento tra parole e obiettivi… il dubbio è lecito, non ti pare?
    Prendi Monti, ti sembra credibile chi afferma necessario un “credibile progetto riformista” e si allea con Fini e Casini? Ti sembra conciliabile un proposito riformista (di qualsiasi tipo, senza entrare nel merito) con la storia politica dei due alfieri di Monti?
    E questo esempio apre all’altra parte della riflessione.
    Le azioni. I comportamenti. Poiché i nostri politici non sono di primo pelo, possiamo valutare quel che dichiarano di voler fare con quel che hanno fatto per capire se meritano fiducia. Torniamo ai 2 alfieri.
    Fini con il suo MSI-DN e Casini con il suo CCD (centro cristiano democratico), insieme a Bossi (Lega Nord), crearono le premesse perché Berlusconi, e la diaspora del pentapartito che si coagulava intorno a lui, divenisse il fulcro della nuova stagione politica dopo tangentopoli.
    Non videro il conflitto di interessi e i problemi giudiziari che già bollivano in pentola. Non videro nemmeno l’assurdità di una doppia coalizione che metteva insieme il nazionalismo conservatore con l’anelito secessionista della Lega. Non videro nulla. O finsero di non vedere perché l’occasione era ghiotta per passare dalla periferia politica direttamente al governo?
    Continuarono a non vedere: Casini per 12 anni e Fini per 15 anni.
    Perché dovremmo dare ancora fiducia a queste persone? Perché dovremmo ritenere che hanno capacità di analisi? Perché dovremmo ritenere che da loro possa giungere la medicina giusta per l’Italia e non piuttosto ulteriore veleno?

    Valutare le mie analisi in parole (non so scrivere in versi) perché io non cerco voti, cerco di comprendere insieme a coloro che vorranno confrontarsi con me.
    Potresti a questo punto osservare che per quanto ne sai, io potrei essere “a libro paga” di qualcuno. La mia risposta è semplice: non solo questo è possibile ma non potrai mai escludere questa possibilità per chiunque altro. Quindi, o ti ritiri in uno splendido isolazionismo o ti disponi a dare fiducia fino a prova contraria; vale a dire, finché le mie parole ti appariranno logiche e coerenti con la lettura che faccio degli eventi.
    Sono stato lungo e me ne scuso.

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