Cancellieri dimettiti.
A prescindere, dimettiti.
Se i magistrati torinesi non iscrivono Cancellieri nel registro degli indagati saranno considerati indulgenti con il ministro.
Se la iscrivono saranno accusati di voler condizionare il giudizio politico con un avviso di garanzia.
Se attendono la fiducia parlamentare e poi la indagano allora aprirebbero un inaudito contrasto istituzionale.
Se la indagano dopo la sfiducia parlamentare, dimostrerebbero sudditanza alla politica. Lo stesso succederebbe se a fiducia confermata decidessero di non indagarla.
Queste sono le considerazioni che emergono dalla lettura dei giornali e dai commenti politici.
Tattica, dietrologia, secondi fini, supposti effetti domino… tutto ma nel merito il nulla.
Un Paese che ragiona così non ha futuro e ha rinunciato persino al presente.
Allora, Cancellieri, dimettiti e si chiuda questa ennesima farsa.
Avanti la prossima.