E’ bello sapere che le persone che rappresentano (o occupano?) le Istituzioni si ricordino dei morti di Nassiriya e ringrazino le Forze Armate. Però mi prudono le mani e anziché menare qualcuno o esercitarmi in espressioni gestuali più o meno intorno a un dito medio che emerge dal pugno chiuso, espressioni diventate specialità dei politici cafoni e inconcludenti e quindi severamente vietate ai sudditi italiani, mi sfogo sulla tastiera.
In Parlamento si discute il decreto-legge sul finanziamento delle missioni internazionali.
“Il provvedimento reca disposizioni urgenti per la proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, limitatamente al periodo 1° ottobre – 31 dicembre 2013, nelle aree di crisi dove sono impegnati contingenti italiani, degli interventi di cooperazione allo sviluppo ed a sostegno dei processi di ricostruzione nonchè per partecipazione del nostro Paese alle iniziative delle Organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace.”
Sì, avete compreso bene: è ancora in discussione in Parlamento ciò che è dichiarato urgente per la partecipazione dell’Italia alle “missioni internazionali“.
Sconcertante che si discuta adesso il finanziamento della spesa relativa al trimestre ott-dic 2013: siamo a novembre 2013!
Sconcertante ma perfettamente coerente con l’inaffidabilità e l’inconcludenza del ceto politico.
Indipendentemente da come ciascuno di noi la pensi sul tema delle “missioni di pace“, trovo poco serio e responsabile, oltre che irrispettoso per chi da soldato con la bandiera italiana serve o ha servito all’estero la Repubblica, questo senso di precarietà e improvvisazione, questa totale mancanza di programmazione che le Istituzioni italiane trasmettono ai soldati e al mondo intero.
A novembre 2013 si discute ancora di un decreto per rifinanziare le missioni all’estero per il periodo ott-dic 2013!
Cialtronaggine allo stato puro.
Perché si procede con un unico atto a finanziare tutte le missioni?
Evidentemente, si considera ovvia l’approvazione da parte del Parlamento, dimostrazione ulteriore di un regime partitocratico che con la Costituzione non ha nulla da spartire.
Sono sgarrupate e in odore di eversione le Istituzioni che in ritardo provvedono a rifinanziare le missioni: lo fa il Governo con un decreto e, mentre i soldati sono all’estero, il Parlamento discute cosa fare del decreto.
E se il Parlamento bocciasse il decreto o non intendesse rifinanziare una o più missioni?
Siamo in una situazione surreale che dimostra quanto siano poco affidabili molte persone che rappresentano le Istituzioni.
Fanno bene queste poco autorevoli persone delle Istituzioni a ringraziare le Forze Armate perché in effetti non si meritano tanta responsabilità e senso del dovere.
Grazie ragazzi e perdonate coloro che non sanno quel che fanno ma giocano a governare l’Italia.
Per saperne di più: http://www.camera.it/leg17/465?tema=939&Il+decreto+legge+sul+finanziamento+delle+missioni+internazionali
(cit.) ” A novembre 2013 si discute ancora di un decreto per rifinanziare le missioni all’estero per il periodo ott-dic 2013. ”
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Fantastico. Un po’ come se una madre dicesse al figlio quarantenne: ” Non ho ancora deciso se allattarti al seno o darti il latte in polvere “.
Vabbe’, ridiamo per non piangere, va’. Poichè c’è proprio da piangere nel constatare l’assoluta veridicità della tua successiva affermazione (“Evidentemente, si considera ovvia l’approvazione da parte del Parlamento.“)
Che teatrino. Pinochet faceva le stesse cose…ma almeno le faceva alla luce del sole, senza nascondersi dietro maldestre messinscene “democratiche”.
Vuoi mettere l’onestà?…
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