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Grillo, attento!

Caro Grillo, comprendo benissimo la ferma indisponibilità tua e di buona parte del M5S a non concedere la fiducia a un “governo dei partiti” anche nell’ipotesi che si tratti di un governo a termine per fare poche e ben definite cose. Comprendo bene che è lecito sfruttare gli errori altrui per rafforzarsi e vincere alla grande. E non ci sono dubbi che se si va alle elezioni nel giro di pochi mesi la partita è tra te e Berlusconi; il PD sarebbe fuori dai giochi e gli altri sono già fuori. Questo il PD lo sa bene.

Qui però non è un incontro di calcio dove da un errore della squadra avversaria può scaturire un bel contropiede che in pochi secondi porta a un vittorioso e determinante goal. Qui il rischio è che l’errore altrui duri cinque anni e solo tra cinque anni il M5S avrà l’opportunità di raccogliere la maggioranza assoluta. Perché il punto, caro Grillo, è che non c’è un piano B ma c’è un potente e unico PIANO che prevede un accordo di ferro tra PD e PDL per il tramite della Lega.

La merce di scambio è un salvacondotto a Berlusconi (cominciando con l’eventuale negazione all’arresto nel caso arrivasse una richiesta in tal senso) e al sistema partitocratico con una serie di leggine che tra indulto, amnistia, ridefinizione di alcuni reati e dei relativi tempi di prescrizione consenta di tirare fuori d’impiccio Berlusconi e tutto l’intreccio tra politica e finanza (MPS, Antonveneta, BPM, sistema cooperativo, caso Penati… e avanti con la lista). Così salverebbero il residuo sistema dei Partiti, firmando la propria condanna a morte ma rinviandola di almeno cinque anni.

Meglio tirare a campare che tirare le cuoia” è il grande insegnamento che illumina l’azione dei politicazzi.

Il grande inciucio prevede una ripartizione delle cariche tra PD e PDL, il rilancio del federalismo fiscale necessario alla Lega per poter spadroneggiare nelle regioni del Nord, pena estinzione anche della Lega, forte nelle stanze del potere ma debole di consensi. Mettere in sicurezza, anche dal rischio giudiziario, il sistema di potere che lega la politica agli affari e alla finanza con alcuni semplici provvedimenti. Mettere a capo della repubblica un uomo fidato che garantirebbe totale e piena copertura istituzionale, per esempio Massimo D’Alema.

Tra cinque anni il M5S molto probabilmente andrà al governo. Ma l’Italia ha a disposizione cinque anni? No, caro Grillo.

Se tu non tiri una corda alla parte sana del PD per uscire dalle sabbie mobili rendi possibile il PIANO di impunità e saccheggio che è stato già raggiunto tra le eminenze grigie del PD, la Lega e Berlusconi, magari tirando dentro anche Monti perché una persona educata aiuta a dare credibilità. D’altra parte, la parte sana del PD non ha la forza da sola di svincolarsi dalla morsa soffocante dell’apparato del partito. Con la tua intransigenza faresti perdere cinque anni al Paese. Cinque anni preziosi che non abbiamo. Commetteresti un errore simile a quello del pessimo Berlinguer, immeritatamente mitizzato, che condannò il Paese a non avere alcuna alternativa al governo imperniato sulla DC, rendendo possibile la piena restaurazione del sistema corporativo fascista attraverso una totale lottizzazione e spartizione del Paese. Sai che bella soddisfazione avere il maggiore partito di opposizione seduto alla ricca mensa in cui si saccheggia il popolo italiano. Dal Partito Stato allo Stato dei Partiti: questo passaggio fu portato a termine grazie al contributo determinante del PCI di Berlinguer.

Se saprete resistere alla forza corruttrice del potere partitocratico sarete ghettizzati per cinque anni e poi andrete al governo, in caso contrario sarete risucchiati dal sistema e sarete anche voi ammessi alla ricca mensa. In un caso come nell’altro gli italiani saranno nella merda perché non abbiamo cinque anni da poter attendere.

Sinora hai evitato che la protesta sfociasse in violenza; se permetti che si realizzi il PIANO nessuno potrà evitare una nuova profonda stagione di violenza. Pensaci perché puoi ancora stupire tutti con poche semplici mosse. Dare sin da subito la propria disponibilità per individuare i migliori candidati alla presidenza delle Camere; pretendere un immediato accordo sul futuro Presidente della Repubblica, proponendo per esempio Emma Bonino o Gustavo Zagrebelsky; dare la disponibilità a Bersani per un governo su pochi e precisi punti definendo modi e tempi di attuazione: fiducia sulle cose da fare e non su chi le fa. Fiducia a tempo. Spiazzali tutti e manda alle ortiche il PIANO che sta per scattare. Usa in modo pulito gli strumenti del sistema. Ricordati che chi sa di essere politicamente morto è disposto a qualsiasi cosa per tirare a campare!

6 thoughts on “Grillo, attento!

  1. Hai centrato il punto, Mako: il rischio della testardaggine di Grillo nel rifiutare qualsiasi compromesso, è di indurre PD e PdL ad una CONTROMOSSA DISPERATA, ovvero allearsi fra loro per salvaguardare i propri privilegi, attualmente minacciati dal verme-sulla-loro-insalata chiamato M5S.

    Questa eventuale alleanza fra CDx e CSx sarebbe sicuramente un’aberrazione ideologica, ma gli permetterebbe – in nome di una non meglio definita “governabilità” – di ottenere i numerini per tornare a dettar legge in Parlamento senza cinquestellini tra i coglioni.

    Il prezzo? Al di là del perdere la faccia di fronte ai propri elettori (ammesso che possano ancora perderla più di così), lo scotto obbligato sarebbe inventarsi un gioco di prestigio per concedere l’impunibilità totale a Berlusconi, essendo che l’omino è l’unico catalizzatore della confusa accozzaglia di piccoli partitini che stanno a Destra; infatti, senza Berlusconi a fare da “collante”, quest’armata Brancaleone si sfalderebbe come creta al sole. Logico quindi che la Sinistra farebbe DI TUTTO pur di garantire la sopravvivenza politica del suo “avversario”.

    Alla fine è proprio come hai scritto tu: con quest’alleanza CSx e CDx salverebbero il residuo sistema dei Partiti, firmando la propria condanna a morte ma rinviandola di almeno cinque anni.

    Allora noi poveri popolani, semplici spettatori della nostra stessa vita politica, potremmo chiederci: Grillo fa bene a provocare questa “alleanza suicida” che regala TEMPORANEAMENTE la maggioranza ai suoi avversari, per poi ottenere un plebiscito alle prossime elezioni?

    Secondo me SI’…se (e sottolineo “se”) ha previsto le contromosse di riparazione che – quasi sicuramente – i due disperati cercheranno di inventarsi nel frattempo.

    In tal senso, non dimentichiamo che pure nel ’94 la Sinistra era convinta che la stessa entrata in politica di Berlusconi ne avrebbe sancito anche la definitiva catastrofe per via delle leggi sul Conflitto d’Interessi…ed invece sappiamo tutti come è andata a finire: appena è andato al governo, con una spudoratezza inaudita il Silvio ha RISCRITTO quelle leggi, e così buonanotte all’“infallibile piano” della Sinistra per far fuori lo gnometto.

    Morale: cinque anni sono lunghi, e credo che neanche Grillo possa prevedere a quale livello di ignobiltà possano scendere i due “Ber” pur di cambiare le carte in tavola.

    Allora…Meglio un compromesso oggi che una maggioranza domani?…

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    • A mio avviso invece Grillo sbaglia SE assumiamo per vera la sua volontà di rinnovare il Paese e non soltanto la nomenclatura al potere.
      Se oggi dimostrasse che con la semplice presenza e il sostegno del M5S diventano possibili alcune riforme di cui si parla da decenni, acquisterebbe credibilità sia da parte di coloro che hanno votato M5S e adesso temono di aver fatto una cazzata (perché hanno apura di consegnare il governo a loro)sia da parte dei tanti astenuti e di coloro che hanno votato diversamente perché non davano fiducia al M5S.
      La democrazia non è la dittatura della maggioranza e sinora il M5S non sta dando grand eprova di cultura politica, figuriamoci la cultura del saper fare.
      A ciò aggiungi che noi non abbiamo cinque anni ulteriori di cattivo governo da poter digerire: ormai la situazione sta per esplodere. Sinora non è successo nulla a livello economico e sociale: siamo solo ai primi colpi di tosse…

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      • Ma infatti. Il M5S ha GIÀ i numeri per cominciare ad imporre almeno ALCUNE riforme urgenti.
        Non ha bisogno di aspettare accordi con Dx o Sx per ottenere la maggioranza parlamentare; può proporre SUBITO certe riforme, e se i due “Ber” votano contro, li obbliga a scoprire pubblicamente la propria malafede.

        Dai; te li immagini Bersani o Berlusconi che votano contro l’abolizione del Quorum nei referendum, o contro l’abolizione dei finanziamenti ai giornali? Farebbero una figura di merda nazionale. Quindi sui quei punti il M5S potrebbe già cominciare a battere senza preoccupazioni di dover trovare “accordi numerici”. Ma allora perché non si muovono? Oppure aspettano che sia finita la partita a poker, per tirare fuori gli assi dalla manica?

        Sinceramente, da un movimento che si proclama “rivoluzionario” mi attenderei un po’ più di immediatezza nell’agire (almeno su questioni così LIMPIDE; figuriamoci allora che sonnolenza quando si tratterà di riformare la legge elettorale o quella sul Conflitto d’interessi).
        Invece è da un mese che sono ancora lì al palo a ripetere sempre lo stesso slogan (“Niente accordi coi vecchi partiti!”). Okay, quello l’abbiamo capito…ma adesso datevi anche una smossa, cari cinquestellati!

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      • Servirebbe infatti qualche bel contropiede: presentare progetti di legge, battersi per l’immediata calendarizzazione… Definire alcuni propostiti che al momento sono semplici slogan: la legge sul conflitto d’interessi c’è già; è la famosa legge Frattini… Non basta allora incollare un’etichetta su un provvedimento, bisogna definire ed entrare nel dettaglio. Figurati quando parliamo di lotta alla corruzione o altro.

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  2. (P.S:)
    D’ALEMA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA?!?! Jesus christ…Sembra una di quelle storie assurde che si vedono solo in Topolino (“Nonna Papera astronauta”, “Paperino sindaco”, e “Massimo D’Alema presidente”…Alè!)

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    • La mossa intelligente di Bersani per le presidenze parlamentari ha allontanato lo spettro D’Alema al Quirinale… ma potrebbe esserci ancora questa splendida possibilità. Se il PD avesse capito che era meglio proporre una personalità meno “partitica” e meno coinvolta nelle elezioni, insomma una persona diversa da Bersani e dalla scuderia di partito, credo che oggi avremmo un governo in grado di cominciare a spalare un po’ di merda… invece adesso lo sbocco più probabile sarà un megainciucio o il voto a breve (e ricomincerà la giostra).

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