Da diciannove anni una parte politica denuncia con forza di essere perseguitata da “certi magistrati”, da alcune Procure. Se “certi magistrati” possono impunemente perseguitare una persona e attraverso questa una parte politica significa che all’interno della magistratura non ci sono freni allo strapotere di un esiguo gruppo di magistrati. Significa che l’ordinamento giudiziario nel suo insieme e nella sua interezza non è in grado di auto-amministrarsi e di fermare l’operato di alcuni pazzi scellerati che attentano ai poteri costituzionali. Quindi, tutta la magistratura è colpevole e complice di quei “certi magistrati”. Oppure, la persecuzione non c’è e siamo in presenza di una persona iperattiva e dal profilo giudiziario molto border line. Tertium non datur.