Albertini ha un credibile progetto politico per la Regione Lombardia, afferma Mario Monti.
Sorvolando sul dato che a tanti sfugga il valore reale delle parole “progetto politico credibile”, mi chiedo come si possa fare una affermazione così impegnativa e nello stesso tempo essere capolista in Lombardia di “Con Monti per l’Italia” per il Senato, nonché europarlamentare del PdL.
Tutti sanno che sono incompatibili le cariche di consigliere regionale e di senatore. Tutti sanno che alle regionali c’è il voto diretto al candidato per la carica di Presidente della Regione. Tutti sanno che per il Senato è previsto esclusivamente il voto alla Lista e, ovviamente, chi apre la Lista fa da apripista, da catalizzatore di voti.
O Albertini resterà fuori da entrambe le assemblee (risultato auspicabile e confido nel buon senso degli elettori) o dovrà scegliere tra Regione e Senato, in ogni caso deludendo gli elettori dell’una o dell’altro. Questa circostanza è per me sufficiente a escludere che il progetto politico di Albertini abbia il tratto della “credibilità”.
E’ con queste vecchie e logore pratiche politiche che Monti pensa di inaugurare una stagione di rinnovamento nella politica? Per l’europarlamentare Albertini è certo il progetto di una poltrona, quella attuale o quella in Regione o al Senato, ma il progetto politico mi appare totalmente privo di credibilità.
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